Profumo e spirito di Andalusia
Nata a Siviglia (Spagna) nel 1942, vive e opera a Roma. La sua esperienza artistica nasce da autodidatta e si evolve da uno stile inizialmente stilizzato e tendente all'astratto ad un linguaggio più maturo che si esprime nei colori vividi e nel tratto corposo. Nella sua arte risultano evidenti le radici della cultura gitana andalusa e in particolare di quella flamenca, alla cui diffusione Isabel ha dedicato tutta la propria vita. Scrivono di lei Per Isabel Carrillo, sivigliana, la pittura scaturisce dal profondo della sua sensibilità di andalusa. La vive, infatti, con la stessa forte passione con la quale vive il flamenco. Non c’è intermediazione di sovrastrutture teoriche o accademiche, le sue opere erompono spontanee e trovano la loro estrinsecazione sia nella forte, violenta intensità cromatica, sia nel segno duro, marcato, deciso, sicuro. Nella sua pittura, drammaticità, passione, realismo e in alcuni quadri anche simbolismo (non creato artificialmente ma intensamente e spontaneamente motivato), imprigionano l’attenzione dell’osservatore che, impercettibilmente, poco alla volta, penetra nel magico mondo del flamenco. Anche la corrida rientra nella sua ispirazione, ma una corrida vissuta attraverso la raffigurazione di tori rossi di sangue e dibattentisi tra banderillas e muletas. Le sue figure si stagliano su fondi scuri e luce violenta ed improvvisa, ritaglia visi, passi di danza, strumenti musicali. La realtà del mondo flamenco di questo particolare settore della cultura andalusa viene presentata da Isabel Carrillo con vibrante intensità e con una partecipazione coinvolgente ed affascinante. Nell'arte di Isabel sentimento e liricità si trasmettono allo spettatore senza filtri , tecnicismi o inutile decorativismo. Hanno scritto di lei anche: |
Isabel Carrillo |